Un ampio studio di portata globale diretto da scienziati della Queen Mary University di Londra (QMUL) e pubblicato sul British Medical Journal dimostra definitivamente che la vitamina D protegge contro raffreddori e influenza.
Di fatto, gli effetti protettivi indotti da un’integrazione (quotidiana o settimanale) di vitamina D sono risultati tanto maggiori quanto più un individuo è carente di questa vitamina (fino a dimezzare il rischio di infezioni delle vie respiratorie), ma gli effetti – anche se più modesti – si vedono pure su individui non carenti di vitamina D (-10% di rischio infezioni). Complessivamente gli autori del lavoro hanno stimato che l’efficacia protettiva della vitamina D contro infezioni respiratorie acute è pari a quella del vaccino anti-influenzale.
La ricerca è stata condotta attraverso l’analisi di dati relativi a circa 11.000 persone che hanno preso parte in 25 trial clinici condotti in 14 paesi, Italia inclusa. E’ emerso che effettivamente l’integrazione di questa vitamina – che il corpo riesce a produrre in autonomia solo quando ci si espone al sole – protegge da infezioni delle vie respiratorie, probabilmente stimolando la produzione di antimicrobici nei polmoni. Lo studio è coerente col fatto che le infezioni respiratorie sono tipiche dei mesi freddi quando siamo meno esposti alla luce solare perché si sta maggiormente in ambienti chiusi e le giornate sono corte, per cui il corpo riesce a produrre meno vitamina D.